Quest’anno ricorrono gli ottant’anni dalla caduta di Mussolini e da quella pastasciutta che i fratelli Cervi vollero distribuire a tutti i loro concittadini per festeggiare quell’avvenimento.
Fu un momento di speranza subito disilluso. Eppure, nell’anno forse più cupo del conflitto, quando dopo l’armistizio dell’8 settembre i tedeschi occuparono l’Italia e il fascismo mostrò il suo volto più feroce, chi non aveva mai smesso di credere agli ideali di libertà e giustizia sociale diede inizio alla nostra Resistenza. Tra di loro vi erano anche i sette fratelli Cervi che prima della fine di quell’anno avrebbero pagato con la vita la loro scelta. “Dopo un raccolto ne viene un altro, andiamo avanti!”, diceva papà Cervi, che fino alla fine ha continuato a testimoniare la memoria dei figli.
Un invito che vale per tutti noi, nel momento in cui festeggiamo il 25 luglio con la nostra pastasciutta e tramandiamo il loro ricordo.
Il Comitato ANPI Sezione di Cinisello Balsamo