C’E’ VITA OLTRE LE SBARRE?

La lettera dell’equipe sociale e del lavoro del decanato del mese di dicembre.

Lavorando vicino al carcere di San Vittore a Milano, a volte, quando passo nel pomeriggio, vedo alcuni detenuti, che hanno terminato la pena, uscire dal portone posteriore. Sono persone che hanno commesso errori, alcuni anche gravi, e che hanno scontato il proprio debito con la giustizia. Alcuni sono giovani e sono accolto dagli amici; una volta, un uomo, all’uscita, ha trovato l’intera famiglia e il nipotino. Altri escono da soli e sono come smarriti perché non hanno nessuno che li aspetta e forse non sanno dove andare.
San Vittore ha un tasso di sovraffollamento del 190%, la metà dei detenuto è dipendente da alcool o droghe, un terzo ha meno di 30 anni e il 75% è di origine straniera…

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